mercoledì 21 settembre 2011

Crisi morale dell'Italia

Stavo leggendo alcune righe di Repubblica, dove si accennava ad una crisi di valori.
L'altro giorno in più ho visto l'intervista di quella tizia lì, nemmeno mi ricordo come si chiama, quella che difendeva Berlusconi e l'andare a Villa Grazioli per soldi, che diceva "le donne ci andrebbero di corsa".

Questa donna è una puttana.

Anzi, questa puttana non è una donna.

La mia opinione al riguardo è molto semplice : ti piace sesso? Fallo allora, ma se lo fai per soldi -e LO FAI per soldi- allora sei una puttana. Punto.

lunedì 22 agosto 2011

La crisi economica è vera o percepita?

Ultimamente sto facendo un sacco di incontri interessanti.
Le persone con cui parlo mi sembrano come "risvegliate" dal sogno consumistico, a nessuno o quasi nessuno interessa più avere un SUV, una villa, un lavoro da 14 ore al giorno che frutta miliardi.
Allo stesso tempo sento alla televisione toni sempre più allarmati per quel che riguarda la crisi dei consumi, che viene descritta come un disastro economico.

Analizziamo bene la situazione :
da una parte le persone consumano di meno perché -mi sembra di capire- vogliono godersi di più la vita.
Dall'altra parte c'è la televisione che lancia allarmi di decrescita del consumo, con toni però allarmati.

Il punto fondamentale è che la televisione è posseduta dallo stesso gruppo persone che hanno interessi a far consumare prodotti che in qualche caso sono di dubbia utilità, ma che rappresentano il gizmo(oggetti da avere assolutamente per non essere "fuori") del momento.
Immagino che nei CdA dei grandi gruppi si discuta di come incrementare la fetta di mercato, ossessionati dal vedere il segno + nelle percentuali dei revenues, mancando completamente il punto che il valore sta passando dalle cose al tempo.
Non più cose ma persone.
Non è importante avere sempre l'iPhone se poi non hai più tempo per comunicare con persone che trasmettono sensazioni intense, poiché utilizzi il tuo aggeggio solo per contattare persone con cui lavori, per meeting di lavoro e farci un paio di foto quà e là. Ed è ciò che devi fare per mantenere questo o quel gizmo.
È una cosa che credo sfugga ai dirigenti dei grandi gruppi : a mio avviso la "recessione" è in realtà il movimento verso un'altra percezione di "economia" inteso come "gestione delle risorse". Semplicemente può darsi che stia cambiando la priorità, il peso che la gente da alle cose, e dunque : i pantaloni firmati non li compro più, ne ho già 15 paia.
Di telefonino ne ho già uno (che ha 8 anni), e lo uso per chiamare e mandare messaggi quando sono fuori casa, non me ne faccio nulla di più numeri.
Il mio iPod Nano di 4 anni fa viaggia alla perfezione, non me ne faccio nulla di un iPod da 250€ che ha le stesse funzioni.
Di computer ne ho 2 che uso intensamente, e sul vecchio, anziché cambiarlo, ci ho installato Ubuntu, e va come un Mac. Ho risparmiato quei 3-400€.
E così via per tutto.
Avendo sempre meno soldi a causa di 40 mentecatti che scommettono con i nostri soldi in borsa, la gente ha preso provvedimenti, risparmia sull'inutile, scoprendo che inutile in effetti erano molte cose.

Quale può essere la conseguenza di ciò?
Possono essere due a mio avviso :

La prima - demenziale secondo me => lavorare ancora più sodo per cercare di riportare i consumi a livelli alti, pre-crisi o addirittura più alti, spremersi ancora di più le meningi per cercare di capire perché i consumatori non spendono più. Finire in un tunnel dove nella nostra vita non ci sarà nient'altro che casa e lavoro, e forse nemmeno più casa visto che non potremo nemmeno permettercela, o anche se potessimo, ci rientreremmo solo per dormire, e forse il sabato e la domenica... forse.

La seconda - "economica" in senso di risorse => comprendere che in effetti non ha senso forzare la competizione per degli ammennicoli non fondamentali, rilasciare gradatamente la convenzione per cui il +€ equivale al Bene, e il -€ equivale al Male. Quale può essere la conseguenza di questo? Giro di soldi minore, prezzi più bassi perché non potendo salariare gli addetti full-time, li si salaria part-time, e questi ultimi di conseguenza avranno più tempo per dedicarsi alle attività che gli piacciono, avendo sia tempo sia denaro per farlo, perché come abbiamo detto, i prezzi si abbasserebbero e di conseguenza, anche se prendessero di meno ci sarebbero le quantità giuste per poterlo fare.

Sono le persone il punto, non i soldi! Le persone che vivono e che oggi soffrono potrebbero fare cose veramente buone per il mondo, o potrebbero fare le stesse cose che fanno oggi, ma per loro scelta, e non perché obbligati da un sistema che come prima priorità ha il fare soldi, e dopodiché vedere come fai i soldi.
Poco importa se vendi bombe, fucili, scommesse, debiti, se in una certa attività macini quattrini va bene, se poi vendi droga o giochi con i risparmi di molti in borsa, non fa nulla, alla fine tanto ti salvi.
Non è importante se per fare ciò non parli più con nessuno se non per qualcosa relativo al lavoro, o per una qualche repressione che inevitabilmente viene fuori.

Credo che molte persone si stiano rendendo conto di questo, e stiano consumando il giusto,e credo allo stesso modo che ai vertici delle aziende questo concetto stia sfuggendo, impanicandoli.

Nel prossimo periodo ci divertiremo parecchio!!! :)

sabato 20 agosto 2011

Il Buono, il Giusto, il Cattivo

Scrivo questo post perché ho letto un libro di Roberto Zacco, che parlava delle memorie di Amenophi IV, meglio noto come Akenathon, meglio noto come il "faraone eretico" perché introdusse più o meno forzatamente il culto di un dio singolo in quello che era un pantheon.

Voglio citare un tratto, secondo me profondissimo, dove il padre di Amenophi, raccontava a quest'ultimo di come egli si struggeva per cercare di prendere sempre provvedimenti giusti per il popolo, di dare benessere a tutti, e di come questo lo consumasse.

Raccontò di un sogno, dove incontrò Ra in persona.
"O grande Ra, tu puoi aiutarmi, come posso fare per donare una società sempre equa, sempre giusta, sempre felice?"
Ra era seduto su uno scrigno e risposte "Non posso aiutarti".
Padre di Amenophi : "Cosa c'è in quello scrigno su cui sei seduto?"
Ra : "Qui dentro ci sono la Giustizia, la Libertà e la Felicità".
Padre di Amenophi : "Ma allora puoi aiutarmi!".
Ra : "Ebbene no, non posso. Perché se tu fossi in grado di dispensare Giustizia, Libertà e Felicità, saresti un Dio in Terra, ed io non avrei più senso".
Il padre di Amenophi perse la testa e inveì contro Ra stesso, il quale comprendeva quanta premura egli avesse di far felice il proprio popolo, e rilanciò:
"Tuttavia posso darti quest'altra scatola" disse, e prese un piccolo contenitore di legno, che aprì.
Dal contenitore usciva una luce colorata e bellissima, delle dolci note, e la sola visione ne alleggeriva il cuore.
"Questa è la Bellezza", disse Ra "e posso donartela. Con la Bellezza gli uomini si sentono più giusti, più felici e più liberi. Ma al di fuori di questo regno divino, Giustizia, Libertà e Felicità non esistono, sono solo parole che hanno molti significati".

La conclusione che ne traggo:
Perseguendo a tutti i costi la Giustizia si ottiene la tirannia.
Perseguendo a tutti i costi la Libertà si ottiene l'isolamento.
Perseguendo a tutti i costi la Felicità si ottiene la frustrazione.

Interrogandoci su ciò che è Bello, forse possiamo in definitiva sentirci meglio, e questo è senz'altro Giusto.

Un abbraccio,
Leonardo

venerdì 19 agosto 2011

Il movimento

L'idea di movimento e cambiamento è per forza associato alla vita, mentre la staticità alla morte.

Dico questo perché penso alla natura degli atomi e della realtà stessa.
Secondo le teorie fisiche, la temperatura di una particella dipende da quanto velocemente i suoi componenti si muovono, e dunque tanto più gli elettroni si muoveranno velocemente, tanto più l'atomo sarà caldo.
La parte veramente interessante sta nelle temperature basse : a livello teorico, se una particella dovesse fermarsi, non solo arriverebbe allo ZERO ASSOLUTO e sarebbe di conseguenza freddissima, ma persino il suo volume equivarrebbe a ZERO e dunque non esisterebbe più!!!

Cesserebbe di essere, si dissolverebbe nel nulla in maniera irreversibile.

Cosa vuol dire? Che l'esistenza stessa dipende dal movimento, dal cambiamento, dal fare e dall'agire. Se qualcosa non si muove cessa di esistere, e dunque è il nulla, la fine, la morte.

Partendo da questo ne traggo un grosso stimolo per continuare a cambiare, ad esplorare, a non fermarsi nelle conoscenze del mondo, perché la voglia del nulla equivale alla morte, che, in termini umani, traduco in "male".

FATE! COSTRUITE! IMPARATE! PARLATE! ESPLORATE! VIAGGIATE!

un abbraccio sentito,
Leonardo

mercoledì 27 luglio 2011

L'uomo e le memorie

"Mi piacerebbe poter lasciare una traccia in questo mondo, cosicché quando me ne vado, qualcuno si ricorderà che ci sono stato".

Pia pretesa.
Credo piuttosto che una traccia in questo mondo la lasciamo comunque, per il semplice fatto di apportare la nostra energia e le nostre proprietà al mondo che ci circonda.
Siamo fatti d'acqua no?
Ebbene, una certa quantità d'acqua dona vita ad una pianta, scorre via su una roccia quando ha abbastanza massa, a seconda di dove cade ha un effetto diverso, ma ce l'ha in ogni caso. Dove passa dell'acqua, il terreno non è più come era prima, perché la pianta su cui è caduta ne trae nutrimento e fiorisce, la roccia su cui passa subisce una -seppur impercettibile- erosione.

Credo che noi umani facciamo lo stesso, d'altronde siamo fatti d'acqua!
Lasciamo una traccia per il semplice fatto di esistere, e di modificare con la nostra sola presenza il mondo che ci circonda, che senza di noi sarebbe sostanzialmente diverso.
Poco importa poi se non rimarrà una perenne scritta con il nostro nome e cognome, avere la consapevolezza di modificare l'ambiente può sollevarci dal peso, per alcune persone ossessionante, di realizzare qualcosa di importante : LO STATE GIÀ FACENDO, ESISTENDO!

Pensate sempre all'acqua : una volta caduta diventa energia, diventa la pianta stessa.
Anche noi lungo le interazioni con le persone diventiamo parte di quelle persone, che porteranno con loro il nostro ricorda, e allo stesso tempo anche quelle persone diventano parte di noi.

Non preoccupatevi di lasciare un segno, lo state già facendo! :)

un abbraccio

lunedì 4 luglio 2011

La Natura è la migliore economista.

Qualche tempo fa ho visto il documentario "the Money Fix", dove si parla del meccanismo della moneta,delle sue basi teoriche, e delle sue conseguenze pratiche.
Non c'è bisogno che vi faccia notare io che il potere d'acquisto delle persone si abbassa per ogni manovra di governo. Questo post in effetti sarebbe tutt'oggi d'attualità anche lo avessi scritto 5 anni fa e lo ripubblicassi oggi, visto che è proprio di oggi la notizia di un aumento della benzina fino a 1,62€ per litro. Ma al di là di ciò, il punto è che con un euro in sé oggi possiamo comprare meno cose di quante potevamo comprarne fino a qualche tempo fa. Questa si chiama inflazione ed esiste da quando esiste la moneta.

Ma non è di questo che voglio parlare, piuttosto del suo contrario e delle conseguenze.
Per farlo, riporto esattamente l'esempio su "the Money Fix" : ad un tratto sul documentario, compare un signore che sembra essere un guardaboschi. Questo signore ci spiega come la Natura ricicli in continuazione l'"energia" (in senso molto ampio), e ci spiega di come gli insetti vadano a fare la muta nelle crepe della corteccia dei pini, perché quando abbandonano il loro esoscheletro per qualche tempo sono estremamente vulnerabili. Dunque una volta fatta la muta, abbandonano le loro mute nelle fessure degli alberi e partono altrove.
Le fessure degli alberi a loro volta (fateci caso) sono fatte in modo tale da incanalare l'acqua piovana in maniera equa verso tutta la base dell'albero. Quando piove, allo stesso tempo, tutti gli esoscheletri abbandonati all'interno degli alberi vengono trascinati per terra, dove con il tempo formano l'humus necessario alle radici dell'albero per il suo sostentamento. Non solo, questi bio-resti serviranno anche a termiti, formiche, lombrichi e quant'altro come cibo, e proprio questi ultimi per il solo fatto di passarci lasceranno a loro volta deiezioni che accresceranno la quantità di sostanze dell'humus alla base dell'albero, contribuendo al suo benessere e alla crescita di altre piante intorno.

Cosa fa l'uomo? Accumula. Accumula perché ha paura che nel domani non ci sarà più da mangiare (quando poi in realtà oggi in campagna ci lavora tipo il 5% della popolazione e nessuno nell'Occidente muore di fame, anzi).
Cosa comporta però questo? Beh, immaginate innanzitutto che l'insetto(d'ora in poi diciamo una mosca) voglia tenersi la vecchia muta per sé perché potrebbe averne bisogno un domani. Allora trova un buchino in una pietra, ci mette la sua vecchia muta, e davanti ci mette un sasso abbastanza pesante da impedire alle formiche e alle termiti di andare a prendere il suo conto in banca(la muta).
Immaginate che questa moda di accumulare sia già diventata una moda tra le mosche, e nessuno va più a fare la muta dentro le ormai fuori moda fessure della corteccia.
A questo punto la terra che compone la base degli alberi ha sempre meno diversità di sostanze fra l'humus, e questo ne comporterà un impoverimento della pianta stessa, che farà meno frutti.
Al tempo stesso tutti gli artropodi che trovavano sostentamento alle sue radici ne troveranno sempre meno, dunque migreranno verso altri posti dove gli insetti non accumulano le loro mute, impoverendo in termini di diversità il luogo iniziale.
E lì gli uccelli che inizialmente sapevano dove trovare lombrichi non ne troveranno più, dovranno migrare altrove.
La stessa mosca che accumula le sue mute nella roccia avrà ancora le sue mute, ma non troverà più nutrimento nelle deiezioni degli altri animali perché semplicemente non ci sono più. Dovrà migrare anche lei.
Le rane non troveranno più mosche da mangiare, migreranno anche loro, perché che diamine, a questo punto hanno fame anche loro.
L'uomo in definitiva si troverà immerso tra le zanzare con alberi semi-spogli.
Tutto questo perché un anello della catena si comporta esattamente come fa l'uomo.

...ma non eravamo noi gli "animali intelligenti"?


mercoledì 20 aprile 2011

Questione atomica!

DEDICATA AI POLITICI:

"I cittadini sarebbero stati chiamati a scegliere fra poche settimane fra un programma di fatto superato o una rinuncia definitiva sull' onda d'emozione assolutamente legittima ma senza motivi di chiarezza.
" - Romani, 20 aprile 2011

Questa è la nota che ha rilasciato il governo per quel che riguarda la moratoria sul decreto riguardante il nucleare. Una presa per il culo. Non saprei come altro definirla.

E prima hanno fatto la subdola pubblicità degli scacchi bianchi e neri. E ora rimandano la decisione sul nucleare.
Avete idea di quanti milioni di euro costi mandare UNO spot UNO sulla Rai? Tanti.
Ebbene, quella pubblicità era stata fatta per il conto del Forum Nucleare Italiano, un'associazione no profit gestita da un top manager del web marketing che gestisce un'agenzia di sondaggi.
Subdola mossa da parte del governo.
Dico governo perché a fronte dei milioni di euro che costerebbe mandare in onda ripetutamente lo spot, non c'è NESSUNA marca commerciale che avrebbe interesse a mostrare quello spot senza neanche mostrare un marchio.
Il finanziamento dunque non è privato, credo che qualunque persona in grado di intendere e di volere sia d'accordo.

L'interesse a voler fare queste maledette centrali è alto, non oso immaginare quanti voti sono stati portati al governo per questi cazzo di mostri radioattivi.
Mostri sì, ho detto mostri, perché è un mostro una cosa che resta inavvicinabile per 24.000 anni, pena la morte certa.
A mio avviso l'opinione pubblica ancora non ha realizzato cosa siano Chernobil e Fukushima. Questo deforme ammasso ha una temperatura costante di 1.000° C, ed è stato ripreso con l'aiuto di un robot, poiché ogni forma di vita a contatto visivo con questo coso non durerebbe più di qualche secondo.
È il nocciolo fuso del reattore di Chernobil, che resterà così per 24.000 anni, il tempo che impiegano le sostanze radioattive di cui è composto a decomporsi.
Sembra che a Fukushima un reattore si sia fuso al 70%, e nulla ormai si può fare per arrestare il processo, l'unica soluzione verosimile sembra essere quella di costruire un sarcofago così come fu fatto in Ucraina 25 anni fa, creando un'area di alienazione del raggio di almeno 30km.

E dunque ai miei occhi la mossa del governo appare viscida, subdola, bassa. Sapendo già di perdere alle elezioni amministrative, non può permettersi di prendere anche la batosta sul nucleare, e allora ecco che non viene definitavamente abolito, ma semplicemente rimandato a tempo indefinito, probabilmente quando mancheranno solo 23.998 anni al decadimento totale del nocciolo di Chernobil.
Abolire un referendum perché si ha paura di perderlo, ma allora dov'è la democrazia? Dov'è il mio contributo alla democrazia? Io lo pretendo, e fintantoché non potrò dire la mia su questo argomento di interesse nazionale mi rifiuto di obbedire alle leggi che promulgano questi signori! IO VOGLIO DIRE NO AL NUCLEARE!

PRETENDO DI POTER ESPRIMERE IL MIO NO AL NUCLEARE!

E ANCHE VOI DOVRESTE FARLO!