giovedì 17 ottobre 2013

Perché non siamo liberi

"La libertà".

Quando si parla di Stato , specialmente di Stati occidentali odierni, si sente parlare spesso di tensione verso la libertà dei popoli, verso le libertà e i diritti individuali.

Ma lo Stato, proprio in quanto tale, è la negazione delle libertà e dei diritti.

Guardiamo la figura 1. Facciamo finta che tutte le libertà umanamente esistenti siano solo 3:




1- la libertà di dire ciò che voglio
2- la libertà di andare dove voglio
3- la libertà di fare ciò che voglio









Già ci accorgiamo che potrebbe esserci un problema nel momento in cui gli interessi di due persone cozzano, è evidente che non essendoci un'autorità, la giustizia è la sopraffazione o il compromesso.
Essendo stata la sopraffazione il mezzo con cui ci siamo fatti giustizia per molto tempo, ci abbiamo messo un po' a capire che sgozzare l'altro non significava necessariamente avere ragione nella realtà dei fatti su una determinata questione.

Ora, nel momento in cui l'uomo ha cominciato a mettersi d'accordo e a formare i primi proto-Stati, al fine di salvaguardare il bene comune si è progressivamente rinunciato a questa o quella libertà.

Ad esempio quando un gruppo di persone si organizza con dei vari appezzamenti di terreno, ognuno se ne accaparra un po', e il frutto di quella terra andrà in parte alla persone e in parte alla comunità.

In questo momento non ho più il diritto di andare nel pezzo di terra di qualcun altro ed aggiungere alle mie scorte le scorte di quello che la comunità ha sancito come proprietario.
E' appena venuta meno la libertà di fare ciò che voglio. In cambio, ho assicurate le altre due libertà.
Non è una grande perdita, dopotutto la vita all'addiaccio non è che sia così facile. Accetto.

Questo è il compromesso dello Stato.

Rinuncio ad una piccola libertà per avere garantite tutte le altre libertà che rimangono.

Oggi però, nel momento in cui un proprietario terriero non può nemmeno più attingere acqua dal pozzo nel terreno di sua proprietà(succede veramente, consultate la forestale prima di commettere il crimine di prendere un secchio d'acqua dal vostro pozzo), il problema della libertà è quanto mai vivo, e questa normativa di fatto elimina la libertà di fare ciò che si vuole.






E' vivo nel momento in cui non si può mettere più in dubbio un assunto storico, eliminando la libertà di dire ciò che si vuole.
E' vivo nel momento in cui non si può irrompere nel Parlamento Europeo ed insultare indiscriminatamente tutti i suoi lavoratori e parlamentari.




E' vivo nel momento in cui "per ragioni di Stato" vengono delimitate alcune aree che sono di qualcuno o sono dei militari.
A ben guardare, non è rimasto poi molto che non sia di qualcuno o di proprietà militare, e le recenti politiche di privatizzazione vanno proprio in questo senso. Questo elimina la libertà di andare dove si vuole.







Ora, considerando che le libertà per fortuna non solamente queste tre, prendete il corpus di leggi comunale.
Ora prendete quello provinciale.
Poi quello regionale.
Poi quello nazionale.
Poi quello europeo.
Poi quello internazionale.
Sommateli insieme e chiedetevi se c'è effettivamente qualcosa che potete fare senza che contravveniate ad una qualsiasi delle milioni di leggi che ci sovrastano.

Respirate a fondo e chiedetevi:


SIAMO LIBERI?






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